sabato 18 aprile 2009

#08 - Di posate e vuoto

La stanchezza che mi porto addosso è una conseguenza della mia esigenza comunicativa.

Il mondo si svende a soli 9.90€, ed altre posate, ed altri bicchieri, per altre persone che non conosco.

Devo smetterla di mordermi le labbra, quel privilegio sarà solo per le occasioni perse. Voglia di risentire un vecchio amico. E stare male con lui, per lui. Ho un segreto che non posso rivelargli.

Non darmi il tempo di ripensarci.

Lo scorcio non è rassicurante. La vista dalla camera è proiettata sulle automobili che si sfidano sul bagnato sporco.

Se non c'è il vuoto, non c'è spazio per le parole. Ma abituarsi alle sensazioni non è bello.

E a svegliarmi senza di te, sto male.
Medicine non ne inventeranno mai.

Vivo il mio fanatico torbido apparente male.

La stanchezza che mi porto addosso è solo torpore, ma non voglio ammalare il tuo entusiasmo.

Scappa via finché puoi.

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