sabato 2 aprile 2011

# 74

Avrai cieli stellati d'asfalto macchiato dai tuoi caffé nelle note grigie e nere come la pelle di daino sugli occhi per tutte le sere spente come i lampioni di quando eravamo bambini, ma cresceremo e grideremo non sono stato io, sulle macchine parcheggiate ai lati dei burroni, con le aspirine mezze sciolte nei bicchieri, e le feste comandate, e le giornate sprecate a costruire barricate, ed i precari, e gli abomini delle nuvole sugli orizzonti di tuo figlio, e quando all'alba proveremo ad impiccare i nostri sogni scoprirai che la realtà è peggiore del velluto dei sedili e ci spegneremo le mani negli abissi del sole.