domenica 20 giugno 2010

# 67

Sono a casa.
E tu già dormi.
E un altro cane abbaia alla luna. E' un poeta che cerca fortuna.
Potessi avere i miei occhi per vederti come ti vedo io, sarebbe l'estasi più pulita, sarebbe l'estate più calda. E' pioggia di giugno, è pianto senza tetto, è un portafortuna che tengo stretto.
Il collo di bottiglia con le tue impronte di labbra, la nave senza chiglia che mi porterà a casa.
Ho cose troppo grandi da poterti.
Raccontare, di sassi sotto i piedi ché ne ho già tolti miliardi, io sono la ferita, tu taumaturga e sani.

# 66 - Musa, e persa.

Musa, e persa.
La chiave del cancello dei sogni non l'hai mai data a me. E vorrei esserci dentro, vorrei esserne il centro.
La linea del tuo corpo che sta tutta in una mano, mi dispiace di svegliarla.
Vorrei stringerti nel sonno, e baciarti di continuo. Ma hai lo sguardo così pieno, così bello, così intenso. Ed immagino le lingue che si intrecciano ai respiri, ed il sole che filtra dai tuoi occhi.
Musa, e persa.
Chissà dove, ma non con me.
Musa, e persa.
Io ti amo, come non ho amato mai.