domenica 20 giugno 2010

# 67

Sono a casa.
E tu già dormi.
E un altro cane abbaia alla luna. E' un poeta che cerca fortuna.
Potessi avere i miei occhi per vederti come ti vedo io, sarebbe l'estasi più pulita, sarebbe l'estate più calda. E' pioggia di giugno, è pianto senza tetto, è un portafortuna che tengo stretto.
Il collo di bottiglia con le tue impronte di labbra, la nave senza chiglia che mi porterà a casa.
Ho cose troppo grandi da poterti.
Raccontare, di sassi sotto i piedi ché ne ho già tolti miliardi, io sono la ferita, tu taumaturga e sani.

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