Flusso.
Scivolavano i passi, uno dopo l'altro sull'asfalto. Alla destra, altra strada; alla sinistra il fiume. Stava per iniziare quel che mai avrei sperato. Un incontro, degli sguardi, pochi attimi, sufficenti solo a farmi cadere a terra. Temevo che tutto sarebbe stato magnifico. Quando ho iniziato a correre non ero stanco. Il flusso lascia estirpare ogni forma di contatto.
Derive.
Le tue mani piccole fervide nitide e timide, alla deriva dei sensi. La soggezione di non saper cosa dire, sperando che ogni parola non debba misurarsi con il metro della goccia che è perenne mia compagna. Angoli opposti. Le sere da solo a limare gli spigoli, le notti gialle a schiacciare i miei sogni per farti entrare.
Parole.
Quelle che non ho mai avuto, quelle che non ti ho detto e quelle che ancora vorrei dirti. Quelle che vorrei sentire da te, quelle che leggo e le altre che immagino. Quelle che scavo, perché non importa. Quelle che mi alzano da terra e mi sbattono al muro, devo finirla. Quelle che sento e che non tornano e che non sono mai andate. A cosa stavo pensando quando mi han chiuso l'ossigeno?
Tutto si perderà.
Get Omens from Your Dreams
4 anni fa
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