lunedì 4 maggio 2009

#19 - Ventole e compleanni

Mi piombi dentro come nicotina nei polmoni esausti.
Mi asciughi pretendendo che il mio tempo oggi non passi.
Incidi frasi sotto la mia pelle che nessuno troverà, neanche cercando bene.

Ti ricordi quella strada chiusa quella notte?
Non sapevi che per sete ti guardavo gli occhi.

E giorni ancora passeranno sui detriti di bottiglie e le pozzanghere si riempiranno e si asciugheranno ancora mille volte.

Non arriveranno vibrazioni a portarmi un po'di te. Che non siamo liberi lo sappiamo, tu cos'hai? Io cos'ho?

Doveva essere una canzone, ma mancano melodie armoniose. Bruciano le tempie di sole, sale e amianto. E gli scoppi che seguono muoiono. Senza più l'ombra di un'eco. Zitti. Prendimi in cura da te.

Che odio i tram, te l'avevo già detto? Eppure ho anche ricominciato a mangiare carne, per essere meno nervoso. non è questo lo stile di ballo che mi piace.

La signora che occupa due posti. I suoi sguardi sulle mie righe strane e sgarrupate. Troppo, scendo.

Pochi minuti di assenza dal mondo, i miei pensieri sconnessi nascondono l'impotenza mentre ti sto accanto. Forse ti spavento, ma non vorrei.

Ventole e regali, che dormire male ha preso un senso.

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