giovedì 14 maggio 2009

#24 - Babylon

Linee tracciate con poca voglia e poca forza da un marker verde su un muretto. E' qui che aspetto, mentre gli arpeggi di qualcuno si insinuano negli angoli più nascosti dei sensi.

Non potrai fermare il battito, non potrai spegnere la luce che arriverà tra poco. Sciare fino ad arrivare a bagnarsi in mare, risalire la corrente di un torrente gelido per scendere sempre più a fondo.

Nelle macchine a noleggio sfiderei il traffico diurno per poterne ricavare l'agilità notturna.

Devo rapirti per cancellare le tue giornate storte. Butto giù altre pillole per non piangere. Tutta colpa del polline.

Fisso i cancelli nelle vetrine e li trovo interessanti. I fantasmi anticipano la tecnologia. Erano capaci di arrivare ovunque, senza barriere. Come ora, posso stare con chiunque, teoricamente. Ma non è uguale. Ho bisogno della tua presenza.

Lo decide chi vince, quando una guerra è finita. E la mia è solo all'inizio. Manderò in trincea le spugne d'aceto che mi lanci. I cinesi parlano per aforismi, li ho sentiti con le unghie.

Non muoverti, sei felice.

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