mercoledì 8 settembre 2010

# 69 - Brace

Scende.
A gocce così lente
da non sembrare niente
se non un po' di blu.

Tace.
Quell'organo capace
di somigliare ad anice
se tu non sei più tu.

Entra.
Nell'onda così lenta
gelata come menta
di fronte agli occhi che hai.

Muore.
Il battito migliore
mi sveglio e sono ore
che non respiro più.

Vende.
La sua anima al potente
che dietro alle sue tende
non ti risponderà.

Vive.
quell'attimo sublime,
inquieto e senza fine
che ci dividerà.

Legna.
Che la cenere spenga
se il fuoco non ottenga
di avvicinarti a me.

Brace.
Che venga a darmi pace
ora che tutto tace
e domani a te verrà.



Ph: http://www.flickr.com/photos/disfunzioniprimarie

1 commento:

Silvia Renton ha detto...

ma quanto amo il modo in cui scrivi? *___*
è bellissima, stupenda. l'ho letta una sola volta e mi scorre nella mente come una melodia.....grazie

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